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Storia

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Data la posizione di confine tra la pianura padana e la Liguria, ed essendo il paese percorso da strade romane, fu meta di incursioni saracene nel periodo di marasma politico che seguì alle guerre tra Bizantini e Longobardi.
Il Paese si è sviluppato nell'Alto Medioevo per accentramento delle case facenti parte della corte di Masionti, situata presso l'attuale chiesa cimiteriale di San Bartolomeo, che risale nelle sue forme originarie al XIII secolo.
S.Giorgio fu nel Medioevo feudo astigiano al confine con il Genovesato, ebbe quindi importanza strategica, anche se per tutto il XIII secolo è stato considerato parte del territorio di Vesime.
Nel 1323 ad opera di Alessandro e Bonifacio Asinari, fuoriusciti da Asti, fu costruito il castello. Questo è documentato da una iscrizione sopra la porta di ingresso della torre:
"Anno Dmi MCCCXXIII
hoc castru fecer
aeduficari Dni Alexan e Bnifacius de Asina
riis de Ast"
L'insediamento pare sia stato in un primo tempo legato alla chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo presso l'attuale cimitero, solo in seguito fu unito, anche nel nome, a un edificio di culto situato nel concentrico.
Con la vendita da parte di Manfredo IV delle terre d'oltre Tanaro agli Scarampi, si insediò in valle Bormida la famiglia borghese e mercantile astigiana che con abile politica territoriale scalzò a poco a poco i Del Carretto e gli Asinari dai feudi delle Alte Langhe.
Il paese dal 1518 in poi prese il nome di Scarampi.
Il feudo passò in seguito a numerose altre famiglie tra cui gli Sforza, i Galeazzi, i Salvati, i Foresti, i Scazzola, i Gozani, e i Gambera , fino al passaggio in Casa Savoia , quando il paese seguì le sorti del vicino Roccaverano.